LO SHORE TEAM
Una squadra di 50 persone che si occupa dell’AC75 “Luna Rossa”.

All’interno del team Luna Rossa Prada Pirelli, composto da oltre 120 persone, lavora un dipartimento di fondamentale importanza: quello dello shore team.
Lo shore team è formato da 47 professionisti. Questi sono suddivisi in squadre che si occupano della costruzione, della messa a punto, della gestione e della manutenzione dei due AC75 e di tutte le loro componenti.
Il gruppo più numeroso è quello della meccatronica, a sua volta diviso in due settori: idraulica ed elettronica. A loro è affidata la realizzazione, gestione e controllo di tutti i sistemi elettronici e oleodinamici presenti a bordo. Sotto la coperta dell’AC75 c’è una fitta rete di circuiti elettrici, tubi e valvole che hanno bisogno di una manutenzione scrupolosa. Il buon funzionamento di questi sistemi permette il controllo e la conduzione della barca.


Un altro dipartimento dello shore team è responsabile dell’albero e di tutto il rigging legato ad esso, quindi sartie, drizze e cavi. Si occupano anche dello stepping, ovvero di tutte le operazioni legate all’alberamento della barca ogni volta che esce in mare. Al rientro cura il disalberamento, prima di essere rimessa nello shed. Alla fine di ogni regata o sessione di allenamento in mare, l’albero e tutta l’attrezzatura vengono controllati in maniera scrupolosa.
All’interno degli shed, dove sono rimesse le barche, c’è un’area dedicata alle vele - il sail loft - dove lavora un gruppo di 4 velai, coadiuvati dai velisti. Il team dei velai si occupa della rifinitura delle vele e della realizzazione delle modifiche che i sail designer e i velisti richiedono. Alla termine delle uscite in mare, controllano ogni cucitura e componente delle rande e delle vele di prua utilizzate.

Gli scafi e i foil arm di Luna Rossa Prada Pirelli sono stati costruiti dal cantiere Persico Marine, mentre tutte le componenti e le appendici sono realizzate “in-house”, da esperti boat builder. La maggior parte di loro vanta numerose esperienze in America’s Cup e nei più importanti circuiti di vela internazionale. I boat builder lavorano a stretto contatto con i designer e si occupano della costruzione dei timoni, del boma, così come del deck, ovvero la copertura dello scafo, e di numerosi altri elementi. Al ritorno della barca nello shed eseguono attenti controlli, con l’aiuto di strumentazioni molto sofisticate che riescono a “fotografare” l’interno delle strutture e a verificare eventuali cedimenti e deformazioni. Le basi di Cagliari e Auckland sono dotate di attrezzature e macchinari di altissimo livello, tra cui una stampante 3D per la realizzazione di prototipi e pezzi custom.


Il gruppo dell’hardware gestisce la manutenzione di tutta l’attrezzatura di coperta, tra cui winch, bozzelli e pedestal.
I “painter” – verniciatori – sono addetti alle rifiniture dello scafo e delle appendici. Tutte le sere eseguono minuziosi controlli per far sì che le superfici dello scafo, foil arm e timone mantengano determinati gradi di rugosità e, quando necessario, sono pronti a verniciare o carteggiare.
Anche i velisti della new generation hanno lavorato all’interno dello shore team, ognuno in un determinato dipartimento. Questa integrazione è stata una novità, ma ha portato una migliore gestione della barca, rendendo i velisti consapevoli del funzionamento del complesso mezzo su cui navigano e, quinidi, in grado di intervenire sui sistemi in caso di emergenza anche durante la navigazione.
Le giornate dello shore team sono molto lunghe. Iniziano a lavorare alle 7.30 in condizioni ordinarie, ma se nel programma c’è un allenamento la mattina presto sono operativi già alle 4.30.

Coordinare tutte queste persone con cosi differenti compiti non è semplice, per questo ogni mattina si inizia con un meeting per programmare la lista lavori, in modo che non ci siano accavallamenti tra i vari dipartimenti e tutti possano lavorare in sincronia senza sovrapposizioni.
Quando la barca esce in mare, il programma subisce delle variazioni. Si organizzano i lavori per essere pronti all’uscita. In veleria si steccano le vele e si caricano sui gommoni d’appoggio, mentre il dipartimento di meccatronica esegue un check di tutti i sistemi, poi si procede con il roll out, in cui si fa uscire la barca dallo shed e quindi lo stepping (alberamento) e il docking (la barca in acqua). Prima dell’uscita si esegue un ultimo “system check” con i velisti. Normalmente almeno un membro di ogni gruppo assiste all’allenamento e alle regate dalle barche di supporto, per dare assistenza ed essere pronti agli interventi. Al rientro si rimette la barca nello shed e si procede con tutti i controlli, le modifiche e le riparazioni che possono durare anche tutta la notte.
Rispetto alle precedenti edizioni la composizione dello shore team è cambiata. L’AC75 richiede una gestione dei sistemi elettronici e idraulici molto attenta e meticolosa. Sono componenti delicate che a contatto con l’acqua potrebbero subire gravi danni e compromettere la conduzione e le performance della barca, per questo il dipartimento di meccatronica è quello più numeroso.
Lo shore team, con tutti i suoi dipartimenti, è un valido esempio di efficiente lavoro di squadra, dove le competenze e le professionalità si compensano in un quotidiano scambio.
